L’arrivo dell’autunno coincide inevitabilmente con il diffondersi delle infezioni da virus parainfluenzali e influenzali ma quest’anno la situazione si complica ulteriormente con la maggior circolazione e diffusione del coronavirus (SARS-CoV 2). E quindi alla prima linea di febbre, alla comparsa del primo raffreddore o del primo mal di gola i dubbi ci assalgono “è covid o influenza?” oppure “è necessario eseguire il tampone immediatamente o è meglio aspettare?” e ancora “meglio il tampone, il test rapido o l’esame sierologico?”. Purtroppo la confusione è ancora tantissima perciò in questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza e di dare qualche consiglio per capire a chi rivolgersi e come comportarsi in caso di febbre e se e quando sottoporsi al tampone.
Tampone antigenico, tampone molecolare, test rapido, test sierologico sono parole fino a pochi mesi fa sconosciute alla stragrande maggioranza della popolazione mentre ora sono entrate a far parte del nostro vocabolario tanto che anche nei bar e nelle piazze non si fa che parlarne.
Ma sappiamo davvero tutto? conosciamo tutti la differenza esistente tra un test antigenico e uno molecolare? possiamo decidere in completa autonomia se e quando fare un tampone o un test sierologico?
Cerchiamo di capire meglio cosa sono questi diversi test e quando farli:
Questo schema di facile interpretazione ci fa capire come eseguire un test sierologico troppo presto potrebbe non essere utile così come una negatività al test sierologico non significa necessariamente non essere venuti a contatto con il virus perché gli anticorpi necessitano di qualche giorno per comparire nel sangue.
Da quanto detto risulta evidente come la scelta del test a cui sottoporsi sia cruciale in termini di individuazione dei soggetti infetti, specie degli asintomatici che, come è noto sono la maggior parte dei positivi. Le ultime evidenze sembrano confermare che nonostante l’assenza dei sintomi questi soggetti possano comunque diffondere il virus anzi, come si evince da un articolo pubblicato su Jama e che vede tra gli autori anche Anthony Fauci sembrerebbe che la trasmissione da positivi asintomatici possa essere responsabile di più del 50% dei contagi nei vari focolai di infezione da SARS-CoV 2.
Nella giungla di informazioni discordanti e di pubblicità ingannevoli l’unico punto fermo del Sistema Sanitario Nazionale resta la Medicina Generale e la Pediatria di Base quindi se hai dei dubbi su cosa fare in caso di febbre, cosa fare in caso di contatto con soggetto positivo e a quale test sottoporti non esitare a chiedere informazioni al tuo Medico che, senza dubbio, saprà darti le informazioni che stai cercando.
Da quando il nuovo coronavirus (SARS CoV-2) ha fatto la sua comparsa sulla scena socio-sanitaria…
In questi giorni, dato l’aumento vertiginoso del numero di nuovi casi di coronavirus in Italia…
Ogni anno alle soglie della stagione invernale si inizia a parlare ovunque di vaccinazione antinfluenzale…
Molti genitori a breve torneranno a lavoro. Non tutti possono però permettersi una baby-sitter ed…
Ma non dicevano che i bambini sono "immuni"? E cos'è questa Sindrome di Kawasaki? E'…
Qualche doveroso chiarimento per una riapertura responsabile. Vorrei anch’io essere allegro, vorrei prendere la borraccia…